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"Gli uomini provano impressione del sangue, per questo fanno la guerra, cercano di scongiurarne il terrore. Le donne no, devono vedere scorrere il proprio a ogni cambio di luna".


Ursula Jost in "Q" di Luther Blisset.



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Tea, classe 1974

La breve storia della Professoressa Tea. Tea - classe 1974 Tea è in classe e sta spiegando la Costituzione di Atene e Sparta, un argomento per niente semplice per dei ragazzi di quindici anni. I “suoi ragazzi” come ama chiamarli Tea, sono la scolaresca della IVC, la prima ginnasio. Mentre la professoressa spiega sono attenti e partecipano con entusiasmo alla lezione. Tea è riuscita a far loro amare un argomento così ostico e lontano nel tempo. La storia e la letteratura sono le passioni che Tea coltiva da quando sa leggere. Laureata con centodieci e lode in lettere, non ha mai smesso di studiare e aggiornarsi ed è per questo motivo che insegna così bene. La passione per lo studio si trasforma in passione per l'insegnamento. I ragazzi la cercano spesso anche nei cambi d'ora, per chiacchierare, per chiarire qualche dubbio, per esprimere i loro disagi o le loro conquiste. Tea è felice del suo lavoro e della sua vita. Suona la campanella, Tea si sveglia. Suo marito accanto a lei le sussurra:”Dai piccola, è ora di svegliarti sennò farai tardi in ufficio”. Apre gli occhi e si risveglia nella sua vita. Un lavoro da impiegata in un'agenzia pubblicitaria, la laurea nel cassetto e con lei i suoi sogni. Non è infelice, ma la felicità è un'altra cosa rispetto alle otto ore in ufficio, ad un ambiente lavorativo cupo, ad un lavoro ripetitivo. Vorrebbe ossigeno, vorrebbe avere ancora il tempo di leggere e studiare ma il lavoro la costringe ad un lungo viaggio di andata e di ritorno, a pranzare fuori e a tornare tardi la sera, stanca. Questo racconto è breve. Questo racconto non è triste, perché come Evelina ha imparato dalle storie delle donne di questa passeggiata, le vite sono tante e non finiscono mai. Tea ha molto tempo davanti a sé, tempo per pensare e per decidere, tempo per realizzare il suo sogno. Auguri Professoressa Tea. Evelina è sicura che ce la farà.

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